Il 25 maggio è stato il 57° anniversario dalla fondazione dell’Organizzazione dell’unità africana, che dal 2002 ha preso il nome di Unione Africana.
Nella celebrazione della ricorrenza ad Addis Abeba, in Etiopia, è stato lanciato un messaggio per fermare tutti i conflitti armati, in modo da permettere agli stati di dedicarsi alla prevenzione e cura contro il virus Sars-Cov-2.
Ad oggi in Africa le persone contagiate sono state 89.592 con 2.370 morti. Le cose sembrano andare meglio del previsto nel continente col più basso tasso di contagio. L’Organizzazione mondiale della sanità sta lavorando per implementare la possibilità di eseguire i test – ad oggi disponibili in 44 dei 54 stati del continente nero – e soprattutto la prevenzione e la possibilità di accesso alle cure.

Sono diversi i fattori che incidono sulla diffusione della pandemia, come ci insegna l’esperienza italiana, in primis un’adeguata informazione che eviti confusione e messaggi veicolati in maniera corretta.

Africa Rivista

Abbiamo intervistato Stephane Ngono che in collaborazione con i musicisti del gruppo Shardafrica, ballerini, attori africani e italiani hanno realizzato questo brano “On est préparé”.

Stephane è nato in un piccolo villaggio alle porte della grande città di Yaoundé in Camerun. Il nonno, Onguene Bruno, era il messaggero del villaggio e sua nonna, Ngono Stephani, coltivava le terre fertili della grande foresta equatoriale.
A quei tempi, il popolo Ekang, composto dalle tribù (Beti,Boulou,Fang) si stabilizzò nelle zone forestali del continente Africano, le loro origini risalgono all’antico Egitto e fonti più recenti dicono che vengano dall’altopiano dell’Adamou.
Una delle prime cose che ci racconta è proprio il ruolo della musica e dell’arte nella cultura africana. Ricorda come per comunicare da un villaggio all’altro da piccolo si usava un tamburo specifico, tam tam o nkul, il primo telefono della storia.
Il ballo è sì divertimento ma da sempre ha funzione di cura, di rito propiziatorio per chiamare le divinità della pioggia e della terra, e infatti in questo caso viene usato da Stephane come mezzo per comunicare un messaggio utile e non solo in funzione di intrattenimento.

© Shardafrica

“Il ruolo del musicista non è solo di far divertire chi ascolta, ma anche avere il termometro della società. Il brano nasce dalla mia volontà di sensibilizzare i miei connazionali camerunensi e di altri paesi africani sul rischio della pandemia da Sars-Cov-2 usando un mezzo naturale che è parte integrante di molti popoli dell’Africa e del mondo: la musica, la danza. Il testo vuole essere un messaggio chiaro e semplice sulla prevenzione e la promozione ma vuole essere anche un inno alla presa di coscienza per i miei fratelli africani che pensano tutt’ora che è una malattia solo dei bianchi. Dobbiamo accedere la lampadine alle persone, soprattutto in una situazione in cui non tutti possono accedere alla sanità e la prevenzione diventa fondamentale”

Stephane collabora con Simone Pistis e Lorenzo Lepori nel progetto Shardafrica, l’incontro tra le culture musicali dell’Africa subsahariana e quelle del Mediterraneo. Ci racconta che “l’arte è un mezzo di comunicazione forte e la diversità una grande ricchezza. L’immigrazione porta dei valori che possiamo cogliere solo aprendoci. Questo processo avverrà e per quanto la paura o il razzismo cerchino di rallentarlo non potranno mai fermarlo.
Nei nostri testi cerchiamo sempre di attirare l’attenzione su ciò che succede dall’altra parte del mondo. Io sono africano e porto la mia appartenenza; in questo momento siamo come dei pioneri, stiamo aprendo una strada che servirà ai nostri figli per giocare coi generi musicale e creare valore dalla diversità.”

Per la realizzazione di questo brano Stephane e i suoi collaboratori hanno dovuto registrare e montare separati, divisi tra Lombardia, Sardegna ed Emilia Romagna. Alla realizzazione e al montaggio del video hanno collaborato diversi autori per trasmettere un messaggio importante. Perchè come dice un detto africano: Una mano sola non può legare un fagotto di legno.

Di seguito il video e il testo della canzone di Stephane e di Shardafrica.
La nostra playlist settimanale sarà a tema Africa. Stephane ci ha mandato molta musica di artisti africani, principalmente dell’Africa centrale. Noi abbiamo aggiunto un paio di canzoni per andare dal Sahara Occidentale al Mali fino allo Zimbabwe.

On est préparé – Shardafrica

Figli delle strade del mondo
sentite i mie pianti?
Figli del Camerun del mondo udite il mio messaggio.
Corona è arrivato per distruggere
cancella tutto al suo  passaggio.
I medici dicono di lavarsi le mani
I politici impongono la quarantena
Corona siamo pronti!
Vinceremo questa battaglia
Lavatevi le mani
Tossisci nel gomito
Distanza di sicurezza

Figli miei, state attenti! 
State attenti! 
Cari fratelli, prendetevi cura di voi! 
Non scherzate con la malattia! 
Seguite i consigli dei medici! 
Le privazioni di questi giorni ci preparano ad un futuro nuovo.
Rispettiamo le regole del confinamento, così rinasceremo forti senza Covid 19.

Collaborazioni:
Musiche: Shardafrica (Stephane Ngono, Lorenzo Lepori, Simone Pistis)
Ospiti e collaboratori: Olivier elouti, Chiara Serafini, Laura Zahira, Faustin Ntsama
Montaggio video: Flavia Berretti

The Pitch Plays ha omaggiato Shardafrica nella playlist:

https://open.spotify.com/playlist/1QhRsrKASYYx9qriPomI1f?si=bVljmkxCRKqfYIRmSrJhhA