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Il calcio sbarca su Fortnite

Il #calcio è sbarcato su #Fortnite, il #videogame online giocato da oltre 300 milioni di persone. Grazie alla partnership tra #EpicGames e 23 club, ora è possibile vestire il proprio avatar del gioco con le divise ufficiali delle squadre. Nella prima puntata di #NewFootballMedia - il nuovo speciale di #ThePitch_Olympia che affronta diversi aspetti della #comunicazione legati al mondo del calcio - @GiovanniOrsenigo analizza come questa iniziativa sia strettamente legata all'impegno dei club negli #eSport.

Alberto Tomba, il Maradona delle nevi

Tra la fine degli anni '80 e la fine dei '90, la domenica gran parte degli italiani correvano a casa, non soltanto per gustare il pranzo della mamma o della suocera, ma per vedere la seconda manche dello #sci. Il Maradona delle nevi vestiva si d'azzurro, ma quello della #Nazionale italiana. Non è altoatesino, non è piemontese, non è veneto né lombardo. Era un carabiniere di Bologna, si chiama #AlbertoTomba. @GiuseppeDiGirolamo di #ThePitch_Olympia, a 25 anni di distanza racconta l'ultima medaglia del più grande sciatore italiano ai Mondiali di #SierraNevada1996.

L’ultimo tango di Pablito Rossi

FACEBOOK Una carriera breve, a tratti anche tormentata, ma impreziosita da quella che è la vittoria più bella per un calciatore, quella dei #Mondiali. L'Italia Campione del Mondo a #Spagna1982 resterà inarrivabile per qualunque delle nostre rappresentative future, che vincano oppure no. È stato il simbolo di un successo dapprima insperato e poi travolgente. È divenuto un'icona a livello globale, il nostro ambasciatore nel mondo. E pensare, che alla fine dei conti, non lo si può nemmeno annoverare tra i fuoriclasse. Il suo nome era #PaoloRossi, ma per noi soltanto Pablito. @GiuseppeDiGirolamo di #ThePitch_Olympia ricorda l'indimenticabile numero 20 azzurro a pochi giorni dalla sua scomparsa. SOCIAL 2 Ai Mondiali di Spagna 82 per 4 partite non vede palla. Il ct Bearzot però tira dritto, il centravanti degli azzurri é lui. Quando l'Italia incontra il Brasile, la speranza è solo quella di non essere umiliati. Pablito invece si desta, esce dal letargo, piazza una leggendaria tripletta e da quel momento il cammino suo e della Nazionale è inarrestabile. Sarà il primo calciatore italiano a divenire una icona pop. Tutti sapranno per sempre chi è, cosa ha significato per le nostre vite Paolo Rossi.

L’Italia, l’Irlanda del Nord, Ghiggia e le qualificazioni mondiali

FACEBOOK Il sorteggio per le qualificazioni Mondiali che ha inserito l’Irlanda del Nord nel girone dell’Italia riapre la ferita del mancato accesso a Svezia 1958. Per Olympia, Alessandro Bai ricorda quei 43 giorni che videro gli Azzurri passare dalla battaglia alla disfatta di Belfast, atto finale che pose fine a un capitolo caotico e infruttuoso della storia calcistica italiana. INSTAGRAM È all'Irlanda del Nord che Alcides Ghiggia, 7 anni dopo il gol più importante della sua vita, segnò l'unica rete con la maglia dell'Italia. Era la Nazionale degli oriundi allenata da Alfredo Foni, che a partire dal dicembre 1957 giocò due volte a Windsor Park in un mese e mezzo per via di un curioso imprevisto. Alessandro Bai ricorda su #Olympia la battaglia e la disfatta di Belfast, logico culmine dello stato di caos in cui versava il calcio italiano.

Il Brasile di Afonsinho, il primo calciatore libero

Nel #Brasile degli anni Settanta, alla scadenza del proprio contratto un calciatore poteva lasciare il club proprietario del proprio cartellino solo se ci fosse stata la volontà di acquisto da parte di un'altra società, e comunque previo indennizzo economico. Il look da rockstar e le simpatie socialiste, mal viste dalla dittatura militare del Paese, costarono ad #Afonsinho il posto nella rosa della #Seleção per #Messico1970 e l'esclusione da qualsiasi attività del suo club. Torna la rubrica #Sindacalcio di #ThePitch_Olympia. @UbaldoArgenio racconta la storia del primo calciatore brasiliano a diventare possessore del proprio cartellino, grazie ad una lunga battaglia legale.

Bairro Moóca, il teatro dei sogni di Pelé

«Il gol di Pelé mi ha persino ricordato l’aneddoto del cittadino che, dopo aver guardato a lungo la giraffa allo zoo, ha commentato: “Non esiste”». Torna #LuoGOLdellaMemoria di Olympia. Giovanni Orsenigo racconta la più bella rete segnata da Pelé nella sua straordinaria carriera da 1281 gol complessivi. È il 2 agosto 1959, la partita è Santos-Clube Atlético Juventus. La più bella magia di O'Rey vive solo nei ricordi dei presenti nel piccolo stadio Rua Javari nel barrio Moòca di Sao Paulo, perché di quella partita non esistono riprese televisive.

Scialpinismo, passione e tradizioni: Michele Boscacci

Nato con lo scialpinismo nel sangue, "Bosca" diventa campione del mondo di scialpinismo nel 2016. I successi in coppa del mondo e nei trofei in alta quota continuano senza sosta, verso il sogno olimpico.

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