Rassegnati è la rubrica settimanale che seleziona un fatto degli ultimi giorni per provare a mostrare com’è stato riportato dalla stampa italiana. Tra strategie comunicative ed errori, viene svelato il filtro che copre ogni notizia. Oggi parliamo dell’intervista di Oprah Winfrey a Meghan Markle e al principe Harry d’Inghilterra.

In Italia è stata trasmessa martedì 9 marzo su TV 8, con più di un milione di persone connesse (4,5% di share). Negli Stati Uniti, invece, è andata in onda pochi giorni prima su CBS e hanno assistito oltre 17 milioni di persone. Questi dati sono significativi e mostrano come, nell’era dei video on demand, la televisione sia riuscita ad attirare una grossa porzione di pubblico. L’intervista ha fatto parecchio rumore perché ricca di rivelazioni e retroscena della vita personale e pubblica della coppia. Non c’erano argomenti di cui non si potesse parlare, hanno chiarito Meghan Markle e Oprah Winfrey all’inizio dell’intervista. Un confronto il più possibile senza filtri che è stato subito raccontato dalla stampa italiana e internazionale. Su quali dei tanti aspetti hanno concentrato l’attenzione i giornali?

Oprah Winfrey, Meghan Markle e il principe Harry durante l’intervista. Credits: Harpo Productions/Joe Pugliese via Getty Images

Naturalmente non è possibile approfondire tutto ciò di cui si è parlato durante l’intervista, quindi ogni testata ha selezionato dei particolari ritenuti più significativi di altri. Il Post rivela la sua scelta fin dal titolo: «“Non avevo più voglia di vivere”, ha detto Meghan Markle». La duchessa di Sussex, infatti, ha svelato per la prima volta pubblicamente che la sua vita all’interno della famiglia reale britannica era tanto difficile da avere pensieri suicidi.

Il giornale riporta le sue esatte parole, tradotte in italiano, e le accompagna da link a testate statunitensi che hanno raccontato la vicenda subito dopo la trasmissione americana dell’intervista. Il Post pone la salute mentale di Meghan Markle in relazione alle preoccupazioni della casa reale sul colore della pelle del figlio Archie, espresse prima della nascita. In questo quadro si inseriscono anche gli attacchi dei tabloid britannici. Al termine dell’articolo viene dedicato uno spazio ad alcuni numeri da chiamare in caso di emergenza e pensieri suicidi. Questi contatti sono stati riportati anche sui canali social della testata.

Meghan Markle racconta di aver avuto forti pensieri suicidi

Il Sole 24 Ore, invece, si concentra sul duplice aspetto economico della vicenda: «L’intervista da 7-9 milioni di dollari di Harry e Meghan: “La famiglia reale ci ha tagliato i fondi, uso l’eredità di mia madre”». Oprah Winfrey ha reagito con grande sorpresa, come parte del pubblico, quando il principe Harry ha dichiarato che l’istituzione reale l’ha lasciato senza entrate. Questo è avvenuto dopo il ritiro della coppia dal loro ruolo reale. Si parla poi del costo dell’intervista, anche se non in modo completamente chiaro.

Il sottotitolo recita «Wsj: stratosferico assegno alla coppia per i diritti sull’intervista», ma è in contraddizione con il corpo del testo. Infatti secondo il Wall Street Journal, la fonte citata, il costo dell’esclusiva per l’emittente televisiva è stato tra i 7 e i 9 milioni di dollari, ma questa cifra non sarebbe andata alla coppia, bensì alla Winfrey’s Harpo Productions, la società fondata dalla stessa Oprah Winfrey.

La testata, infine, fa riferimento ai rapporti difficili tra il principe Harry e il padre e al senso di trappola, tra il consapevole e l’inconscio, provato prima di lasciare il Regno Unito. Nella chiusura dell’articolo c’è anche un riferimento a Lady Diana: «Sarebbe “arrabbiata e triste” per come sono andate le cose».

Il principe Harry parla dell’ambiente soffocante e tossico della corte reale

La Repubblica, d’altra parte, decide di inserire già nel titolo molti elementi non necessariamente consequenziali tra loro: «Meghan in tv: “Razzismo alla Casa reale, ho pensato anche al suicidio. Io e Harry attendiamo una bambina”». L’articolo spettacolarizza molto la notizia. Si parla di intervista esplosiva, di una divisione tra buone notizie (la seconda figlia in arrivo) e cattive (le accuse di razzismo). «Sembra l’inizio di una nuova stagione di The Crown. E invece è tutto vero» scrive la testata, per poi aggiungere che la coppia «spara una bordata dopo l’altra contro i parenti coronati».

Scatta subito il parallelismo con Lady Diana e Meghan Markle viene definita la «Cenerentola americana figlia di un’insegnante di Yoga afroamericana e di un direttore della fotografia». Un elemento importante dell’intervista, tralasciato da altre testate, è la differenza tra la famiglia reale in senso stretto e The Institution (o The Firm), cioè tutta la struttura che circonda e organizza la vita a corte. I toni coloriti della Repubblica, però, non risparmiano nemmeno Oprah Winfrey, definita «un’altra regina […] quella dei salotti americani, capace di mettere in piedi un giro d’affari da 7 milioni di dollari intorno a quelle due ore di gustose rivelazioni». Un senso di incredulità emerge, infine, dalla chiusa dell’articolo: «La sceneggiatura della nuova serie di The Crown è già lì: scritta e perfino interpretata».

Le affermazioni razziste sul colore della pelle di Archie raccontate da Meghan Markle e dal principe Harry

L’ultima testata analizzata è il Corriere della Sera, che si concentra soprattutto sulle reazioni all’intervista. Viene citato il comunicato ufficiale di Buckingham Palace, che esprime sofferenza nel conoscere la realtà dietro gli ultimi anni a corte della coppia e preoccupazione verso le accuse di razzismo. Si legge: «Nonostante alcuni ricordi possano cambiare, [le accuse] sono prese molto seriamente e verranno affrontate dalla famiglia privatamente». Per quanto riguarda la reazione delle autorità inglesi, la testata resta sul vago. Ha scritto infatti «non è un caso che esponenti del governo di Londra, pur senza entrare nel merito, abbiano subito marcato la distanza», senza però specificare chi si sia espresso in questi termini.

L’ultima reazione riportata è quella degli abitanti del Regno Unito divisi in uno scontro generazionale e politico. Quelli anagraficamente più anziani e di destra si sono schierati a favore della monarchia, mentre i giovani e chi sta a sinistra sono vicini alla coppia e in particolare a Meghan, definita dal quotidiano «una specie di eroina dei millennial». Il Corriere sostiene inoltre che Meghan Markle abbia lanciato «Non poche frecciate velenose» a Kate Middleton, nonostante la duchessa di Sussex abbia ribadito nell’intervista quanto sia sterile mettere a confronto e in competizione le due donne.

I titoli delle testate considerate: Il Post, Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore

Le numerose conseguenze di questa intervista – dall’eventuale perdita del titolo di duchi alle relazioni sempre più difficili tra corona e Commonwealth e, soprattutto, a ciò che seguirà le accuse di razzismo – non sono state considerate dai giornali, anche perché scopriremo la loro portata solo nei prossimi mesi. Oltre a ciò, però, c’è un aspetto della narrazione della stampa italiana che fa riflettere. Indubbiamente serve un livello non irrisorio di empatia per immedesimarsi nella posizione di due trentenni privilegiati, il cui status, però, non rende inesistente questa sofferenza. In un ambiente che spesso si è dimostrato tossico e oppressivo, hanno avuto a disposizione uno spazio in cui raccontare le vicende degli ultimi anni dalla loro prospettiva. Fare il resoconto di un’intervista di questo tipo implica necessariamente una scelta: su cosa concentrarsi? Perché alcuni dettagli pesano più di altri? La risposta dipende dal taglio della testata.

C’è chi punta sull’empatia necessaria per andare oltre il gossip e dare credito ai discorsi sulla salute mentale (Il Post) e chi sulla spettacolarizzazione di un racconto delicato per rendere la notizia facilmente leggibile dal pubblico, inserendo un sottile dubbio sulla veridicità dei fatti (La Repubblica). C’è chi per propria natura dà più attenzione all’aspetto economico (Il Sole 24 Ore) e chi non tralascia le reazioni all’intervista, che saranno tanto importanti, in futuro, quanto l’intervista stessa (il Corriere della Sera). Sono tutte scelte comunicative che filtrano la notizia e la propongono a chi legge attraverso prospettive diverse. Sta a noi congiungere i punti di vista per avere uno sguardo completo.